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EBM e Linee Guida

Area Professioniste/i

Lo studio delle ebm e l’orientamento attraverso le linee guida, di indirizzo e raccomandazioni

È fondamentale citare che il NICE nel suo documento “Intrapartum care for healthy mother and baby” del 2017 ricorda che:

  • le donne a basso rischio ostetrico hanno il diritto di essere informate che partorire a casa o in una midwifery unit (struttura a gestione ostetrica es. freestanding o alongside birth centers) è generalmente molto sicuro sia per le donne che per i neonati
  • le donne a basso rischio ostetrico hanno diritto a scegliere qualsiasi luogo per il proprio parto e ad essere sostenute nella scelta del luogo del parto
  • il rischio di interventismo in un parto a casa e o in una midwifery unit è basso e non c’è differenza negli out-come neonatali rispetto ai neonati nati in ospedale (NICE, 2017).

Ad oggi “la rigorosa revisione sistematica degli studi condotti in paesi industrializzati e caratterizzati dalla presenza di un sistema sanitario universalistico indica che - laddove il parto extraospedaliero sia assistito da un’ostetrica esperta e quando la donna e il suo bambino non presentino determinati fattori di rischio - gli indici di mortalità e morbosità materne e perinatali non sono significativamente superiori a quelli osservati in ospedale. Le donne pluripare a basso rischio rappresentano il modello ideale al quale proporre un parto a domicilio o in casa di maternità.” Giuseppe Battagliarin (Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita della Regione Emilia Romagna, 2019).

È importante citare che a livello nazionale il documento “Assistenza al travaglio e al parto fisiologico in ambiente extra-ospedaliero” che, oltre alle Linee di Indirizzo, presenta anche una accurata revisione sistematica dedicata anche alle prove di efficacia in ambiente extra-ospedaliero (Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita della Regione Emilia Romagna, 2019).

La scelta di un parto pianificato a domicilio, in donne con gravidanza fisiologica, è associata a una riduzione di interventi ostetrici sulla madre:

La ridotta frequenza degli esiti avversi consegue a eventi imprevedibili, i quali possono essere ulteriormente contenuti grazie a:

La revisione della letteratura individua in questi fattori gli elementi che possono determinare una differenza negli esiti. In fase di pubblicazione delle Linee di indirizzo è stata analizzata un’ulteriore metanalisi appena pubblicata, i cui risultati non mostrano differenze nell’esito primario (mortalità perinatale e neonatale) fra parti programmati a domicilio e parti programmati in ospedale, indipendentemente dal disegno dello studio e dalla parità (Hutton EK et al, 2019).

Uno studio condotto negli Stati Uniti di America ha esaminato le differenze nella soddisfazione alla nascita delle donne che hanno partorito a casa e nei centri di nascita e quelli che sono nati in un ospedale usando la scala di soddisfazione alla nascita/Birth Satisfaction Scale (BSS) e la scala di soddisfazione alla nascita revisionata/Birth Satisfaction Scale-Revised (BSS-R). Dallo studio emerge che la soddisfazione era maggiore per le donne che avevano pianificato una nascita in casa o in un centro di nascita, e che avevano effettivamente partorito in una casa o in un centro di nascita, rispetto alle donne che avevano pianificato una nascita in ospedale (Fleming S.E. et al., 2016).

Nell’aprile 2020 su The Lancet viene pubblicata una revisione sistematica e metanalisi che analizza gli out-come materni e gli interventi sulla nascita tra le donne che pianificano un parto in casa comparate a donne a basso rischio con un parto ospedaliero programmato. Lo studio riporta che il parto in casa è sicuro per le donne a basso rischio, che programmano un parto in casa e dove l’assistenza al parto a domicilio è ben integrata nel sistema sanitario territoriale (Reitsma A. et al, 2020).