Comunicato Stampa
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COMUNICATO STAMPA SUL SEQUESTRO DELLA CASA MATERNITÀ “LA VIA DI CASA” A CIVEZZANO - TRENTO: DICHIARAZIONE DEL DIRETTIVO DI “NASCERE A CASA” - Associazione Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità
COSA FA PAURA DELLE CASE MATERNITÀ?
SONO STRUTTURE INNOVATIVE per la deospedalizzazione e la demedicalizzazione della nascita, in RETE con gli ospedali ed il “territorio”; LUOGHI DI RIFERIMENTO territoriali di promozione e sostegno alla salute materna, infantile e globale; LUOGHI DEL PARTO DOVE le ostetriche offrono assistenza continuativa e personalizzata; CENTRI DI FORMAZIONE e SEDI DI TIROCINIO UNIVERSITARIO; LUOGHI di aggregazione sociale e di EDUCAZIONE ALLA SALUTE;
QUESTO SONO LE CASE MATERNITÀ!
Si ispirano agli standard internazionali, alle evidenze scientifiche (NICE), alle Raccomandazioni OMS e, come regolamentato dalle Leggi Regionali, ove presenti: NON SONO LUOGHI SANITARI MA EQUIPARATI AL DOMICILIO.
Ci addolora e ci colpisce che professioniste, stimate ed impegnate da anni ad offrire assistenza appropriata e sicura alla comunità ed alle donne, siano al centro di un’indagine nata come conseguenza di un evidente vuoto legislativo ed interpretata dall’opinione pubblica in maniera superficiale e, soprattutto, con mancanza di evidente conoscenza di ciò che rappresentano queste realtà, così come affermato a vari livelli politici ed istituzionali.
Sorprende che questo avvenga in una Regione dove è attiva da anni la possibilità di poter accedere al rimborso per il parto a domicilio e dove sono presenti da tempo progetti incentrati sull’alleanza tra le istituzioni, le ostetriche e le donne per quel che riguarda la salute materno-infantile.
Si è preferito riesumare un Regio Decreto del 1934 invece che guardare ai contesti del territorio nazionale dove da anni le Case maternità, insieme al parto a domicilio, rappresentano realtà innovative per una cultura rispettosa della nascita, i cui risultati positivi, testimoniati dalle evidenze scientifiche e dall’esperienza di centinaia di famiglie, non possono essere ignorate da chi rappresenta le istituzioni sanitarie.
Siamo certe e fiduciose che le indagini confermino quanto sopra al più presto in quanto l’intera vicenda sta già costando sconcerto tra le donne e danni all’immagine delle colleghe coinvolte.
Oltre alla risoluzione positiva della questione giudiziaria con il dissequestro dei locali de “La via di Casa”, auspichiamo che al centro del confronto istituzionale e pubblico venga salvaguardato il diritto delle donne di scegliere consapevolmente e liberamente dove partorire, così come avviene nel resto d’Europa.
“Ogni donna deve avere la possibilità di partorire in un posto che sente sicuro, al livello più periferico possibile, in cui sia possibile fornire assistenza appropriata e sicura” (Casa, Casa Maternità e Ospedale)
-O.M.S. FRH/MSM/ 96.24-
30 Settembre 2024
Il Direttivo